Citazione...

E così accade che legga mille e mille libri,
sulla stupida arte di essere felici...

mercoledì 28 febbraio 2007

Il motivo intrinseco

Bentornati, fedelissimi. Ancora una volta sono qua a parlare di qualcosa, e ancora una volta ringrazio i lettori che passano tutti i giorni, o almeno cosi mi dicono di fare.
Vi ricordo che potete lasciare i commenti, così, dopo che voi avrete letto di come e cosa io penso, potrà essere l'opposto scambio di opinioni, con voi che fate sapere a me.
Mi scuso infine prima di iniziare il pezzo per la relativa cortezza del post di ieri e magari anche di quello di oggi, ma il tempo è breve e tiranno. Se avrete interesse nell'affrontare al meglio gli argomenti del blog, potrete farlo direttamente con me attraverso una comunicazione diretta (a voce), che prediligo, oppure anche via mail, o ancora via messenger.
Iniziamo ora a parlare dell'argomento del giorno... Il motivo.
Intanto inizierei col voler mettere in chiaro che parto dall'idea che tutti sanno che dietro ogni azione c'è un motivo. Mi sembra chiaro, e scontato. Non venitemi a dire il contrario se non vorrete essere psicanalizzati e se non vorrete che io capisca il vostro motivo.
Un motivo c'è. Sempre.
Ora... Sta da dire se il motivo, il fine giustificano i mezzi. A mio avviso si.
Per il mio modesto parere, un buon motivo giustifica un diabolico mezzo.
In termini poveri, salvare il mondo ti giustifica dall'aver ucciso 3 miliardi di persone nel farlo.
Qui però si apre un abissale interrogativo sul motivo... Se è un buon motivo o meno.
Non ho intenzione di fermarmi neanche su un secondo sulla distinzione tra buono e cattivo, è un argomento religioso, non mi interessa trattarne qua. Per ora.
In fondo, come è giusto che sia, anche io ho un motivo per scrivere qua. E questo motivo può cambiare di post in post, ma non per questo dovrò esplicitarlo ogni volta...
Anche su questo fatto... Del motivo esplicito... Spesso è bene dirlo, come faccio io...

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto