Citazione...

E così accade che legga mille e mille libri,
sulla stupida arte di essere felici...

sabato 7 giugno 2008

Fine della scuola

Fine dell'anno scolastico. Fine della scuola. Fine.
Fine di un ciclo di studi durato 13 anni, regolari.

Ciclo di studi.. che parolona...
Vabbé, volevo fare un post tipico mio, con tante frasi belle, parole ricercate e... E stavo cercando cosa dire dopo quell'e per riprendere il concetto con altre parole, ma non voglio farlo in questo post.
Ora voglio solo lasciare libero svago alle parole. Fiume di parole che sta per prendere il largo ora...
Insomma... Spazio per le tante parole che mi vengono in mente ora. Tanti pensieri diversi, che non c'entrano nulla l'uno con l'altro, ma che sento di dover scrivere per ricordarmeli magari in futuro o anche solo per poter aver il modo di dire tutto quello che ORA sto pensando.

Davvero, ho tanti pensieri per la testa, tante idee, tante cazzate e tanto spazio ancora da riempire
Penso a cosa farò da settembre, penso a questo esame di maturità da cui devo uscire con 100, penso a questa estate, penso a quella ragazza, penso all'esame di karate, penso a quell'amicizia persa che non mi va giù, penso a quella pancetta che non voleva ma ora se ne è andata, penso a quell'angelo che mi sopporta tanto, penso a quel sogno di indipendenza che tanto non si avvererà ancora per un anno almeno, penso a quel biglietto del malpensa fiere appeso vicino alla scrivania per ricordarmi di quella maschera, penso a quel peluche rosso con due braccia sopra il mio armadio, penso a questa pioggia che è snervante, penso a quel viaggio a roma che farò a fine mese che sarà un massacro, penso a quel viaggio che volevo fare coi miei amici in camper, penso a quel ristorante che da tanti problemi e che finirà male, penso a quel messaggio arrivato così tardi, penso a quell'onestà per una persona che non meritava, penso a questa scuola che è finita, penso a quel momento in cui lei era tutto, penso a quella lei che ha fatto la cazzata più grossa della vita, penso a quella follia che mi permetterebbe ancora di guardarle negli occhi e non sputarle, penso a quei mesi passati sui libri come se contassero davvero, penso a quella cyclette che ormai mi ha sagomato il culo, penso a quel compagno che parlava sempre del mio culo, penso a quei compagni tanto diversi e ognuno speciale, penso a quel compagno cui vorrei rompere la mandibola, penso a quel silenzio che mi ha fatto capire tanto di quella persona, penso a quella persona che mi ha capito in tutto sempre, penso a quella conversazione in cui mi ha messo davanti ad uno specchio nudo, penso a questo commento che potrei continuare all'infinito...

Ma non mi va, voglio che qualcuno possa capire almeno uno dei miei pensieri. voglio che ci sia almeno una persona che mi venga a chiedere perche pensi ancora a... a quante cose che penso ancora. Mi dicono che dovrei cambiare questo aspetto, che non dovrei più essere vendicativo, che non dovrei più tornare indietro, che le mie occasioni sono avanti.
E io avanti ci vado spesso, sempre oserei dire, ma mi capita di ripensare indietro
E allora ripenso a quest'estate:
ho conosciuto davvero tanta bella gente, con qualcuno (una o due persone) mi sento ancora, e se lo faccio un motivo ci sarà. Sono cambiato davvero parecchio, sono più sicuro di me (più di giugno scorso sicuro, anche se ora meno che a settembre), sono più io, sono più tranquillo, affronto la vita sapendo che tanto domani è un altro giorno e domani si vedrà. So che domani quando si vedrà starò male per aver visto, ma tanto sarei stato male lo stesso.
Che senso ha cercare di evitare di stare male, e poi stare male per altro?
Almeno ho avuto un momento positivo.
E ora ripenso ai primi mesi dell'anno scolastico, ai primi 7 in particolare.
Il periodo che va da settembre a metà aprile. Si, il suo periodo.
Vivevo per una persona. Sognavo una persona. Pensavo ad una persona. Quella persona non ero mai io. Qualsiasi cosa facessi, era per una persona. E' stato un bel periodo, non lamento niente. Ero felice, stavo bene, sentivo di amare una persona. Sapevo che non era così dall'altra parte, anche se veniva detto ma mai dimostrato. Ma andava bene cosi. Io sono la persona che vuole e deve dare tanto affetto. Riceverne mi fa piacere, ma vivo anche senza. Poi ho capito che, forse, questa persona mi aveva solo preso in giro. Per tanto tempo, a dirla tutta. Non è stato bello, non è stato facile abituarsi, dopo che ti sei abituato a vivere per una persona, a vivere per te stesso. Ma ce l'ho fatta. Mi sono ripreso, grazie ad uno stage, grazie a delle persone accanto. Grazie a molti insegnamenti su come essere una maschera.
E ora ripenso a quell'amica perduta.
Perduta davvero tante volte, ripresa davvero tante volte. E anche questa volta, dopo aver giurato a me stesso che basta, per lei era finita, le ho voluto dare un'altra occasione. Povera, sta male in questo momento, ha tutto il mondo contro. Famiglia, classe, amici... Diamole un'altra occasione. Sprecata. Posso capire sbagliare, ma davanti alle prove che tu mi hai chiesto, chiudere gli occhi? No.
E ora penso a questa estate, che non so cosa mi porterà.
So che andrò via, so che partirò, so che andrò lontano da qua e me ne starò via almeno 2 mesi. So che probabilmente non tornerò qui. Mai più. Ma questo non mi interessa. Ora voglio pensare ad oggi, a domani. Non a settembre. Neanche il 31 agosto vorrò davvero pensare a settembre. Sarà un boh, mah, forse. Penserò al mio compleanno, non certo ad altro.
Ma tanto anche l'estate deve attendere. Ho un esame davanti.
Quest'esame, che so che non mi spaventa abbastanza. Per cui studio, ma vorrei averne il terrore per trovare altra voglia per studiare. Ora è finita.
E penso che intorno a quel periodo in cui farò l'orale, sarò a Roma, a fare un esame di dan. A zonzo per la mia città amata con Erika e Ilenia... Che culo! Spero solo di migliorare i rapporti prima di quella data, o sarà davvero un devasto.
Penso a quell'angelo, quella figura angelica a cui penso spesso, ultimamente, che non sa neanche che sto parlando di lei. Penso che forse ti penso troppo spesso, e da qualche parte ho letto che nuoci gravemente alla salute. :)
Penso a quella persona, l'unica ad aver sempre capito tutto di me. Penso a quella discussione, in cui hai preso ogni singolo punto del mio carattere, ogni minuscolo accenno a qualche mio difetto e me lo hai spiattellato in faccia. Penso a quel momento, in cui mi sentivo davvero nudo davanti al tuo sguardo so-cosa-sei. Penso a quei secondi, in cui ti ho sentito dire cosa è andrea.
Penso a quanto avevi ragione.
E vado avanti, a pensare che voglio andare via da qua, almeno una settimana. Voglio una vacanza, e mi voglio portare dietro chi so io. Niente vestiti, la borsa la uso per persone. Non mi interessa, mi vesto di ortiche, ma vi voglio con me. Due persone in particolare. Voglio davvero partire, una settimana sola, in camper magari. Tornare, forse.
E poi, finito tutto, ripartire. Meta? Nessuna. Scopo? Indipendenza. Il resto non conta davvero...

E ora penso che, infondo, va bene cosi.
Sto qua
Sono felice
Sto bene
Sono davvero felice
Sto a posto con me stesso
Sono realmente felice
Sto come voglio davvero
Sono io.

Io, io, sono dannatamente io.
E pare che piaccia così...

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