Citazione...

E così accade che legga mille e mille libri,
sulla stupida arte di essere felici...

martedì 18 maggio 2010

A te.

Dedicato a te, che mi odi.

Vorrei poterti parlare, a quattr'occhi, senza troppi problemi.
Vorrei poter parlare direttamente con te, ma onestamente, come con me non sei mai riuscita a parlare. Tu che infondo mi hai sempre odiato e trattato male, convinta di poterlo fare perché dalla parte della ragione potevi fare quello che volevi. Tu che alla fine non hai sprecato occasione per insultarmi e cercare di farmi sparire in ogni modo.

Tu che mi odi perché ho voluto bene a tua figlia! Tu che mi detesti perché fondamentalmente, non sai nulla.

Non sai che IO ho preso tua figlia, e nonostante l'enorme distanza l'ho ricoperta d'attenzioni quando ne aveva bisogno, l'ho fatta sentire veramente amata, l'ho trattata come si trattano le principesse, l'ho fatta piangere dalla felicità più volte, l'ho fatta stare bene.

Non sai che IO ogni volta sgridavo e mi arrabbiavo con tua figlia quando non si comportava bene nei tuoi riguardi, o in quelli della tua famiglia, rispondendo male o alzando la voce, ricordandole e spiegandole mille e mille volte i motivi di tante cose che accadevano, inclusi i tuoi litigi con tuo marito, che facevano e fanno tanto male a tua figlia, e tu neanche te ne accorgi.

Non sai che IO ogni volta c'ero per tua figlia quando stava male, quando era depressa, e che mi bastava infondo parlarle per pochi minuti, per farla calmare e far rientrare ogni arrabbiatura e uscire ogni sfogo. Anche a questa distanza, sì.

Non sai che IO sono stato veramente felice con tua figlia e lei lo era con me, e che ne ero (...) veramente innamorato, e che per me farla stare bene era fonte di grande orgoglio, e sfida quotidiana.

No.

Tu sai che io faccio l'animatore, quindi appartengo ad un gruppo di chissà quali screanzati, infedeli, inconcludenti, farfalloni, stupidi, e nel futuro anche falliti socialmente ed economicamente.
Perché questa è l'immagine che hai nella tua mente, e in quanto tale, DEVE essere giusta, sbaglio??

Sbagli tu, e aggiungo stronza.

Sbagli perché animatore non vuol dire assolutamente quello. Intanto, vuol dire persona che prende l'estate, rinomato territorio per vacanze, e va a lavorare perché magari ha bisogno di soldi, e rinuncia così ad uscire ogni sera con i tuoi amici, rinunci a dormire ogni giorno fino a tardi, rinunci ad andare a fare le tue meritate vacanze dopo 9 mesi di scuola, 11 di università, o 11 di lavoro, a seconda della tua età. Vuol dire inoltre persona che si mette in gioco, che si mette davanti al resto del mondo, per conoscere milioni di persone diverse, rapportarsi con loro, imparare qualcosa da ognuna di esse, e trasmettere almeno un piccolo ricordo ad ognuna di loro.

Ma a te questo non basta, il problema non è la categoria degli animatori, il problema sono io.

E allora sai che c'è?

Non hai capito veramente nulla. Non hai capito chi hai davanti.
Non fraintendere, non sono nessuno in particolare, e al momento probabilmente non valgo più della sedia su cui sto poggiando le mie chiappe mentre ti scrivo, ma ti sfido.
Ti sfido a trovare un altro ragazzo che a 20 anni è come me.

Che a 20 anni fa l'università, ma così ne trovi tantissimi.
Che a 20 anni lavora, ma così ne trovi tantissimi.
Che a 14 anni ha iniziato a lavorare per soddisfare ogni suo vizio, ma così ne trovi abbastanza.
Che a 20 anni non pensa unicamente al sesso, ma così ne trovi qualcuno.
Che a 20 anni è pronto anche a dei sacrifici grossi per far star bene tua figlia, ma così ne trovi qualcuno.
Che a 20 anni è già pronto ad autogestirsi e a mantenersi, ma così ne trovi qualcuno.
Che a 20 anni lavora in proprio guadagnando cifre interessanti, ma così ne trovi pochi.
Che a 20 anni ha già sul curriculum un lavoro come professore in una scuola, ma così ne trovi pochi.
Che a 20 anni riesce a risolvere qualsiasi casino capiti senza autocommiserarsi, ma così ne trovi pochissimi.
Che a 20 anni è sempre aperto a risolvere i problemi ad ogni persona, amica o non, ma così ne trovi pochissimi.


Potrei andare avanti veramente tanto ancora.
E di ognuna di queste cose potresti poi anche trovarne almeno un altro che ha questa caratteristica, ma non troverai mai un'altra persona che, come me, queste cose le ha fatte/dette/ottenute davvero tutte.

E tu mi odi per cosa?
Perché io tua figlia l'ho amata davvero?

Forse il problema non sono stato io quando è finito tutto.

2 commenti:

Laura ha detto...

Io ammiro voi animatori perchè ci fate sorridere e ci fate lasciare a casa tutti i pensieri...perciò te la dedico...
Vi siete mai chiesti cosa vuol dire essere artista?
O meglio vi siete mai chiesti cosa vuol dire fare l'animatore?
La risposta è sulle vostre facce.
24 ore al giorno in mezzo a bella gente.
Ridere, scherzare, giocare,
E chissà quante storie d'amore hanno visto queste 4 mura.
Eppure essere artista vuol dire ridere quando hai voglia di piangere,
Scherzare obligatoriamente quando sei triste.
Per me un animatore è una persona che vive il suo tempo sopra una nuvoletta creata apposta per lui.
Ogni tanto torna giù, constata la dura realtà e via...Quasi per magia torna ai suoi sogni.
Dopo mille stagioni decidi che è l'ultima,
Torni a casa, cerchi di vivere la tua vita normale,
Ed è proprio lì che ti accorgi,
Che basta una chiamata per scoprire che la valigia non è mai stata svuotata,
Che esiste sempre una amico per portarti in stazione,
E che il treno per la tua felicità parte tra meno di un'ora.
Da piccolo mi sedevo spesso sul ciglio della strada,
E ascoltavo le storie che aveva da raccontarmi.
Desideravo una bicicletta coi raggi cromati,
Una casa tutta bianca,
Ma soprattutto desideravo attraversarla quella strada,
E scoprire chissà quali altri segreti il mondo mi nascondeva.
Oggi, a distanza di anni, mi siedo ancora su quello stesso freddo ciglio
Ho avuto la bicicletta con i raggi cromati,
Una casa dai muri bianchi,
Ma fra me e me penso, in fondo si sta meglio qui
La gente spesso borbotta,
Più diventi vecchio più diventi svanito.
Non è vero non è vero.
Io sono sempre stato svanito.
Ogni tanto, verso sera,ti coglie la malinconia
E se ti resta ancora qualche spicciolo nel telefono
Pensi subito di chiamare a casa.
Componi il numero,
E spesso ti risponde una voce fredda e metallica,
L'utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile ecc. ecc. ecc.
O la voce di tua madre
Già... mia madre.
Mia madre ha passato la vita a darmi il meglio,
Le migliori scuole, l'educazione superiore, l'università.
E io l'ho ringraziata con un semplice "ciao ma, io vado"
"Io vado a vivere tra la gente"
Una vita di sogni infranta nell'istante di poche insulse parole.
Ho da chiedervi un favore:
Se vi capita di incontrare delle stane persone racchiuse in tute colorate,
Con un sorriso stampato sul viso,
Non cambiateli!
Amateli, criticateli,
Ma vi prego,
Non cambiateli!
Se fate ciò,
Neghereste al mondo l'ultima categoria che il mondo può vantare di sognatori ad occhi aperti.
Anch'io nel mio piccolo mi sono cimentato nel forgiare un aggettivo,
E dopo tanto pensare, l'unico che mi è venuto in mente è:
"ARTISTI"

FuoridalmondO ha detto...

Cara, te lo devo dire, mi hai fatto venire la pelle d'oca. E una piccola lacrima è scesa nel leggere le righe che mi hai proposto.

Su alcune cose non sono molto d'accordo, per esperienze personali diciamo "fuori dal normale", ma per molte cose, credo che il brivido freddo che saliva per la schiena possa rendere l'idea di quanto mi hai emozionato.

Grazie.