Come al solito, prima del pezzo, una breve introduzione sui pezzi passati e sui cazzi miei.
Come avrete avuto modo di notare, i miei precedenti post, se presenti, si sono rivelati relativamente corti. Questo è dovuto al fatto che ultimamente mi sono successe due o tre cosucce semicarine semiapocalittiche, e quindi capirete anche voi che la voglia di scrivere su di un blog si abbassa, di parecchio pure.
Non starò qui ad annoiarvi con la narrazione di cosa mi sia successo di così tragico, semplicemente perche non è questo il luogo dove farlo.
Ah, poi ringrazio tutti, parlando del più e del meno mi sono accorto che un botto di gente sta venendo qua a leggere sul blog e a cercare di mettere i commenti... Grazie mille a tutti, ma se siete persone che conosco di persona, non consideratemi pazzo per quello che scrivo.
Consideratemi pazzo per altri motivi ^^
Come avrete dedotto dal titolo, che per una volta è anche di facile lettura, oggi vi parlerò della (mia) opinione sul destino.
Come al solito, l'opinione qua esposta è la mia opinione. Potrete condividerla o meno, ma pensa un pò... Non mi cambierà la vita.
Allora... Partiamo dalla domanda esistenziale: Credo nel destino?
No.
Credo che in qualche modo si possa capire di una persona quale sia il suo futuro, ma non credo assolutamente che tale futuro sia scritto, e la differenza è enorme.
Io posso capire di una persona che conosco dove andrà a finire, vedendone il carattere, le aspettative, e dove questa persona vuole andare, ma questa persona sarà liberissima di cambiare il proprio destino, di scegliere cosa fare della sua vita.
Parlando via msn con alcune persone di questo argomento ho scoperto che alcuni pensano che le scelte a cui vieni sottoposto sono scelte già prefissate, scelte di cui "chissachi" sa già l'esito. E quindi su questo esito sarebbe già scritto il tuo destino.
Beh, a queste persone dico una sola frase.
"Segui il coniglio bianco"
(Citazione dal film di matrix, ironicamente riportata per far capire a quelle persone che il mondo non è progettato da un computer, l'Architetto non esiste.)
Io credo che nella vita di ogni persona ci siano delle cose, delle esperienze che è costretto a fare, nel modo che ritiene più opportuno. Questo lo credo anche per motivi religiosi.
(ah, per richieste vi parlerò della mia religione, a breve, promesso).
Queste esperienze, tuttavia, non decidono di tutta la vita della persona, sono solo fatti che possono formare una persona, in bene o in male.
Non c'è, a mio modesto parere, nulla di scritto. Ci sono solo delle cose che dovrai vivere, che tu lo voglia o meno.
lunedì 5 marzo 2007
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