Il profilo delle gambe e delle braccia, stese in maniera quasi innaturale, la figura del corpo in rilievo sul materasso, i lineamenti del lieve accenno di seno.
Tutto ciò coperto dalle lenzuola azzurre leggere, con le bande laterali riportanti l'intitolazione dell "Ospedale San Damiano di Apiole".
Sono le 23 e 37 minuti del 18 aprile. Sono passati 28 giorni, 13 ore e 24 minuti dall'ultima volta che un movimento del suo corpo ha dimostrato la presenza della vita all'interno.
Ma ora un dito, l'indice della mano sinistra, ha una lieve contrazione. Forse uno spasmo, forse un movimento volontario. In ogni caso, un evento eccezionale per la situazione, ed in quanto tale sufficiente per attirare l'attenzione del ragazzo, ancora lì ad aspettarla.
Con un urlo rapido, cerca di richiamare l'attenzione di un'infermiera che passava proprio in quel momento davanti alla porta della sala d'ospedale.
Un'altra contrazione, dell'altra mano. Leggermente, le dita vanno chiudendosi verso il palmo roseo e magro, quasi a stringere per farsi forza.
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2 commenti:
ciao seguo il tuo blog...non ti conosco...so solo che ti chiami Andrea. ti ho lasciato questo commento perchè nonostante ci avessi pensato più volte di farlo non sapevo mai che cosa lascirti scritto... bhe te lo dico ora..con le tue parole mi trasmetti delle sensazioni enormi..dei brividi leggendo che rimango sbalordita...sono parole che mi emozionano....anche il modo in cui scrivi che ti manca quella persona mi fa sentire molto vicina a te.. non so per quale motivo!! comunque spero che riuscirai a vendere libri..uno scrittore già lo sei!! leggero sicuramente un tuo libro se riuscirai... bhe ora ritorno a non saper cosa scrivere.... BUONA FORTUNA...
Ehi! Mi ha fatto molto piacere questo tuo commento! E' sempre stupendo sapere che il mio scopo, quello di trasmettere sensazioni, mi riesce.
Grazie davvero!
Terrò aggiornati sui miei lavori, ora come ora un libro lo sto lavorando, e l'idea è sufficiente per finirlo!
Torna a leggermi e commentare!!! Grazie!
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