Allora...
Come cominciare...
Paragonare la vita ad un libro da scrivere, ogni giorno una pagina nuova, è una cosa comune. Molti accettano questo paragone (quei pochi che non lo accettano non rompano le palle proprio a me, ok?), e proprio su questo paragone si basa il pensiero che da tempo sto elaborando e che da tempo ho intenzione di esporre qua sul blog.
Allora... Se ogni vita è paragonabile ad un libro a sé, ci saranno pagine piene, viste, importanti, magari in copertina per dare risalto alla pagina stessa e ai suoi contenuti. Ma ci saranno anche pagine vuote, o meno viste, o meno importanti, o magari giù, a fondolibro, nelle ultime pagine, magari perché meno importanti, magari perche ci vergognamo di cosa c'è scritto dentro. Magari perche ci vergognamo di chi abbiamo scritto dentro.
Perfetto, era a questo che volevo arrivare.
Ultimamente, ho notato, sempre in collegamento al post di qualche tempo fa "Salvare il Mondo", che molte persone sono facilmente disposte a "inserirmi" nei loro libri, fintanto che serve una mano, un aiuto, una ripetizione scolastica, un passaggio, una compagnia, un favore in genere. E poi, appena ottenuto questa mano, questo aiuto, questa ripetizione scolastica, questo passaggio, questa compagnia, questo favore in genere, la pagina di cui faccio parte viene spostata a fine libro, se non cancellata direttamente.
Non che mi dia fastidio ciò, per carità. Mi fa solo incazzare a morte.
Un altro modo per spiegare il concetto del fondolibro e copertina, sempre che mi è venuto in mente in questi giorni, riguarda l'utilità che io ho per voi, come prima, ma in maniera diversa.
Sempre, come prima, finche serve un favore, amici. Poi, mi raccomando, lontani eh.
Avete mai fatto caso che quando dovete chiedermi un favore aspettate di essere da soli con me? Cos'è, avete problemi a far sapere a qualcuno che io vi aiuto? E allora perche non avete problemi quando vi aiuto?
E perche, una volta che vi ho aiutato, sparite? Figo, facile, economico e soprattutto veloce avere un amico così.
Non mi sta più bene.
Ho provato a parlare di questa cosa con le persone che maggiormente sembravano comportarsi in questa maniera, ma non hanno capito, non hanno voluto capire, o semplicemente non mi ascoltavano.
Perfetto.
Da oggi, parliamo del fatto che io sarò con voi come voi siete stati con me. Non mi interessa, sinceramente, più se cambierete o meno. Io da oggi sarò così.
Occasioni ne avete avute.
E se qualcuno ha notato il fatto che sto usando il plurale, e si sente coinvolto nella faccenda, bene, lo è. Tranne rarissime eccezioni, praticamente tutti avete fatto così con me. Persone che non lo hanno mai fatto...
Una su tutte, Francesca.
Non per niente, grazie. Non per niente, ne sono innamorato perso. :)
Non per niente, è una delle ultime, poche, superstiti persone per cui darei tutto.
Il resto è merda.
Ma da oggi, sarò come avete voluto essere con me.
P.S. : Ma si, tanto parlo tanto ma alla fine ci sono persone che potrebbero farmi qualsiasi cosa ma cui continuerei a volere un mondo di bene. Almeno finche non inizio a chiedermi perche, nonostante tutto quello che mi fanno, continuo a volergliene. E allora, sarà una liberazione per me, forse.
Vero, fede?
martedì 13 novembre 2007
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